giovedì, luglio 27, 2006

COLLEGHI.
origine del termine in uso nel lavoro e perchè il suo utilizzo, non lo so. A me più che "collegarmi" per creare un flusso di lavoro basato sullo scambio e sulla possibilità di crescita, mi pare di dovermi difendere da formali e ipocrite scenette di scarica barile.
Siamo al paradosso secondo il quale questi lavoratori, di cui faccio parte, sono sfruttati e ripetutamente angherizzati nel posto di lavoro sempre e comunque. Ne sento di continuo, commenti acidi su tutto e fatica e problemi per ogni cosa da fare.
Credo di essere obiettiva e comunque sono un tipo che si arrabbia molto, se nel darmi da fare per portare risultati all'azienda e ai colleghi, mi sento poco riconosciuta e non considerata. Ma mi turbano le false facciate di tanti lavoratori che sinceramente stanno tutto il giorno a cercar di fare il meno possibile, di farlo fare a qualcun altro, magari, e aspettare solo il momento giusto per prendersi il riconoscimento del risultato.
Non vedo grande impegno nel lavoratore medio (che poi quale sarà mai la media mi chiedo...) uno schiacciamento verso il basso. Gli interessi sono sempre rivolti ad altro.

Il LAVORO, come io lo intendo, come risorsa, come compagno di una vita di soddisfazione è troppo faticoso e richiede sforzo e responsabilità, due elementi che in Italia sono sempre orfani. Ma non potrei mai lavorare diversamente pur in armonia con la mia vita privata, senza impegno, risultati e soddisfazione. Come potrei mai stare 8-9 ore al lavoro cercando continuamente scappatoie?
Peccato! Ci sarebbero tanti esempi da seguire e tante possibilità per tutti. Un idea di lavoro etico che mi frulla in testa e che grandi prima di me hanno sperimentato. Forse l'humus era diverso, forse le persone più idealiste o bisognose creavano un vero profitto e un buon lavoro che aveva effetti e risultati diversi. Una dignità di se stessi e uno scambio continuo con clienti e fornitori; attenzione e rispetto profondi e riconosciuti dalla maggior parte delle persone per le persone che avevano di fronte. Tutti, anche se di livelli sociali diversi rispettosamente interagivano....forse sono solo sogni, ma la percezione che ho adesso di tutta questa gentaglia che si definisce collega, mi da la nausea.
Che fatica. A soccorrermi le vacanze.

Uomo:
"Adriano Olivetti pensava e agiva in un modo completamente diverso. Non donava denaro a una fondazione perché facesse “del bene”, era lui stesso che si impegnava direttamente nelle iniziative che riteneva utili alla comunità. Così ha fondato e diretto una casa editrice, si è occupato in prima persona dei servizi sociali, dei programmi per costruire alloggi per i dipendenti. Era per certi aspetti un uomo del Rinascimento, un uomo per il quale l'attività imprenditoriale, la cultura e la politica erano una cosa sola."

Libro consigliato:
Filosofia del camminare. Esercizi di meditazione mediterranea
Demetrio Duccio



mercoledì, luglio 26, 2006

Le persone intelligenti hanno una strada facilitata.
Sanno chi sono
Dove sono
Cosa stanno facendo

Significa vivere con cognizione di causa e per questo essere pronti a cambiare sempre in qualsiasi momento.

Perciò nel silenzio ascolta te stesso...

lunedì, luglio 24, 2006

Impatto.
Solito.
Cose da nulla che diventano meraviglie e cose importanti che sembrano vuote.
Cambio la scaletta di priorità!!

I greci dicevano che "il destino di ciascuno è scritto nel suo carattare" e un pò ci credo anch'io.

Anticipare i tempi e vivere di idee nate da un equivoco.

Creatività.

Fare per educare. That's the way!

venerdì, luglio 21, 2006

fdghhfdsshsghshfhffhfshsfdhsdfhsadfFSFsfDFsdgf...vediamo se è vero ....7 ,15 a.m. mia figlia piange, "MioMarito" dorme, io devo andare al lavoro e penso.....la caffettiera brontola e il vicino starnazza al bagno. odore di caffè e dentifricio. Yaaaoooouuuummmmm.... vorrei tutto meno che andare al lavoro.
Mi aspetta un ennesima giornata test. Palestra dell'anima e il diavolo in cattedra, che mi aiuteranno ancora una volta.
Buona giornata!!
tutti contro tutti. Questo mi capita di vedere ogni istante, in macchina, in coda al supermercato per strada in ufficio. Ogni tanto qualche stella e luci improvvise che, come meteore, rischiarano il cielo per scomparire lontane. Pressioni che non hanno senso perchè si basano su costruzioni aliene, anche se fanno ormai fondamenta nella nostra società. I furbetti vanno avanti le persone serie indietreggiano e cercano alternative. Spontaneità, onestà, chiarezza sarebbero armi infallibili in un mondo di folli. Invece.......