venerdì, marzo 20, 2009

le opportunità nascoste

Ho passato 2 giorni bellissimi ......a casa. In realtà avrei avuto una febbre da record ma l'occasione è stata una buona opportunità per me. Leon è stato con me e ci siamo fatti dei giochi senza fine. Letture di toppe e osservazioni dalla finestra del mondo che per un giorno si ferma! La nuova casa è quello che più desideravo in questo momento. Non c'è nulla, cucina e letto a parte, e questo ci da modo di non doverci occupare costantemente di oggetti vari da spostare, a cui pensare, su cui inciampare. Finalmente gli occhi non rimbalzano da una cosa all'altra come a Firenze e godono di questo nulla! Abbiamo finalmente dei soffitti alti e stanze ampie e luminose. La luce è bellissima e nel retro c'è un giardino, dove Ernest mi insegnerà a coltivare in autosufficienza, ah! Da lì si sentono uccellini e vecchietti parlare tra loro. Sarà per i muri vecchio stile, per i pavimenti vecchi e impegnativi ma mi sento indietro nel tempo. Ho finalmente appagata la mia anima antica. E Leon è felicissimo di poter correre, di giocare a palla in sicurezza e di poter inventare le cose più strane per giocare e di sentirsi libero. E io davvero trovo riposante non avere più tutti questi oggetti che mi soffocavano nell'altra casa. Abbiamo anche inaugurato un nuovo trend. Ci facciamo i mobili da soli. E abbiamo cominciato, oramai da più di 1 anno, con la libreria. Questo WE forse e la facciamo e vediamo l'opera....perchè a me piacciono le cose bombate.....

mercoledì, marzo 11, 2009

sogni

Faccio strani sogni di questi tempi...e pensare che la TV non ce l'ho....

Stanotte per esempio camminavo su uno strano sentiero scavato su delle scogliere scoscese, sul quale si affacciavano delle case molto belle, con i gradini di granito e le porte colorate. Fiori e finestre assolate e bianche. Mi ricordo l'odore di mare e l'acqua che nel mentre dei miei pensieri saliva. Camminavo con i piedi nell'acqua e mi chiedevo come fosse possibile che tanta gente si fosse costruita delle case così, con il mare alla soglia. Tutti erano tranquilli come se nulla fosse, continuavano ad andare in bicicletta, o camminare, cercando di sedersi su delle panchine dove si frangevano, abbastanza violentemente, le onde. Al di là del sentiero oramai i margini non esistevano più e la sensazione bellissima che avevo era come di camminare in un orizzonte di mare infinito, potente, blu. Il cielo era chiaro e le nuvole fluivano tranquillamente in giochi di panna, mentre animaletti e figure strane s'inseguivano tra loro. Il sole riscaldava me e Francesco che mi accompagnava. Ci chiedevamo come fare per trovare una panchina dove riscaldarci al sole. Ci proviamo a sedere e le onde cominciano a colpirci, sommergerci per poi subito lasciarci bagnati....pensiamo che in fondo è un ottimo idromassaggio naturale ma ci stufiamo presto e ci alziamo per cercare un ristorante e mangiare. Nel mentre, vedo un picco di roccia che si erge dalle onde e decido che si....un ottimo posto per fare tuffi. Francesco non è molto dell'idea che mi metta a fare tuffi, lo guardo e mi par di capire che la trova un'altra delle mie idee strampalate... Mi sporgo comunque dal ciglio del sentiero per controllare la profondità del mare e scorgo gli abissi. Ho un fremito di paura e decido che non è il momento per mettersi a fare tuffi. Il ristorante alle nostre spalle è vuoto e tutti i parasole sono chiusi, mi chiedo come è possibile che abbiano fatto un ristorante accessibile solo da questo sentiero che non ha molti frequentatori. La sensazione che ho è che siamo in un posto assurdo, stranissimo, ma questa cosa è comunque bella. Poi mi sveglio e Leon mi riempe di baci e coccoLe.

Il sogno di ieri invece inquietante....lo voglio fissare perchè non voglio dimenticare i messaggi che mi manda il mio inconscio, sempre che poi riesca a decifrarli....

Sto camminando intorno ad una stazione e ad un certo punto la folla comincia ad urlare e correre senza una direzione precisa. Io mi stupisco, penso che siamo alla follia, e guardo la gente che cerca di nascondersi o trovare un rifugio senza nessun criterio, mentre una buona parte batte le mani nelle porte di un autobus per chiudersi dentro. Trovo che sia la soluzione più scontata ma di dubbio vantaggio. Rido tra me e me al pensiero di un mostro che schiaccia con il suo piedone l'autobus. Osservo meglio la situazione...C'è un edificio di fronte e dall'angolo della mia visuale continuo a vedere gente che corre e scalpita. Penso a me e decido di entrare nello stabile. Quando entro, trovo tante persone nel panico e finalmente avvicino un gruppetto che parla fitto fitto e chiedo che sta succedendo. " Come? Non sai nulla?" mi sento rispondere "Ci sono dei felini aggressivi e liberi. Soprattutto una tigre! E' la più pericolosa. Stiamo aspettando i pompieri!" "I pompieri???A che servono i pompieri?" penso tra me e me. Mi guardo intorno e mi avvio verso un divanetto per sedermi. Purtroppo non c'è posto. Ci sono sedute delle signore che prendono il tea come se nulla fosse, parlando di vestiti, sesso, borse. Le guardo sconcertata! Replicherei anche ai loro discorsi se non fosse che mi sento tirare per mano e vedo un bimbo che mi strattona...." Ehi....ma dov'è la tua mamma? L'hai persa in tutto questo caos?" il bimbo non mi dice nulla (!) " Che facciamo la cerchiamo? Non è che ti posso portare con me sai??" Chiedo intorno se qualcuno sa chi sia questo bimbo, ma nessuno mi ascolta. Mi guarda con degli occhioni angosciati ma non posso fare molto per lui. Vedo la porta di un asilo e comincio a camminare per portare questo bambino lì. Non è molto dell'idea di seguirmi, non ci vuole andare e vuol stare con me. Tutt'intorno stanno correndo le persone; in tante direzioni diverse ma senza nessuna coerenza e logica. Mentre cerco di aprire la porta dell'asilo mi giro verso destra e in fondo ad una rampa di scale molto ripida vedo la tigre, una lince e una pantera. Mi giro e urlo alle persone intorno che ho visto i felini che stanno salendo le scale, che dobbiamo uscire dall'edificio ma nessuno mi ascolta...Ho il bimbo però ...nell'urgenza decido di lasciar perdere le persone ed entro nell'asilo. Subito mi prendono il bimbo e mi spingono verso una stanza dove non volevo entrare, cerco di dire che me ne vado, ma oramai sono chiusa dentro e per di più arriva la tigre che mi si para di fronte. I pensieri si fanno bui e provo un forte risentimento verso queste persone che mi hanno spinto nella stanza senza tener conto della mia volontà, ma oramai è tardi; la tigre ha aperto le sue fauci e vedo la mia mano dentro la sua bocca, circondata dai dentoni che sbucano minacciosi. Mi fermo a pensare e m'impongo la calma. Sono tranquilla perchè ho capito che la tigre non è cattiva non mi farà nulla se non s'intromette nessuno. Comincio a scandire parole nell'aria. A voce alta, tranquilla e lenta urlo che nessuno si avvicini che mi lascino con la tigre e che non voglio che entri nessuno a spaventarla....sono tutti sconvolti ma nessuno è veramente dispiaciuto. Provo una sensazione di disagio per tutta questa ipocrisia e comincio a parlare con la tigre. Mi ascolta e ne sono stupita! Non vedo nulla intorno, sono concentrata nell'uscirne viva! Mentre la tigre si sta calmando sento forti tranbusti e voci ululanti che mi dicono che ci sono i pompieri..per un momento m' innervosisco e mi chiedo a cosa servano se poi rimangono a parlare tra loro, su come risolvere al più presto senza fare veramente niente di concreto. Chiedo sempre molto lentamente che l'addormentino senza farle del male....so che non è cattiva. "La dose che hanno non è sufficiente!! " sento urlare...."Fatelaaaaaa lo stesso, cavolo!! Almeno qualcosa succederà!" è la mia risposta. Sento un colpo e la tigre che molla la presa per girarsi verso il posteriore colpito da una siringa. Sembra uno stecchino nella sua mole che si divincola arrabbiata. Comincio a scusarmi con lei e mentre si distende le prometto che non le succederà nulla.
Poi mi volto verso le persone che mi avevano chiuso nella stanza, le guardo e senza dire nulla me ne vado. Per sempre.....

Non mangio nulla di particolare la sera prima di andare a letto, ma i miei sogni sono sempre abbastanza avventurosi e forse simbolici. La mattina mi diverto a raccontarli ma dovrei scriverli...E' vero che dovrei avere uno spazio a parte....vi racconterà della mia trattoria in Mumbai di tre giorni fa un'altra volta. Perchè scendevo da una nave enorme e finivo nel mondo colorato e confusionario delle strade indiane accompagnata dal bellissimo uomo con gli occhi verdi che mi sogno nelle situazioni più strane ma che mi rassicura e che penso sia il mio angelo......e dell'albero enorme nel campo piccolissimo di quattro giorni fa.....