venerdì, ottobre 05, 2007

placidi

Ce ne stiamo qui al calduccio sotto coperte e tra guancialotti aspettando il domani. Si perchè ogni sera, da almeno una settimana, abbiamo pensato che poteva essere il momento giusto e poi ce la siamo dormita con grande piacere. Del resto un pò di paura a pensarci bene c'è e quindi, se nessuno ci tira dentro alla situazione, noi due rimaniamo volentieri fuori dal gioco. Anzi adesso ce ne andiamo di nuovo dritti dritti a dormire o poltrire leggendo.....chissà mai che questo mal di schiena passi.

giovedì, settembre 27, 2007

calore di pancia

No, grazie preferisco restare dove sono....ho come delle intuizioni riguardo al mondo che mi aspetta e oggi fa decisamente freddo! Piove, è umido e non vedo proprio il vantaggio di uscire a fare una passeggiata nel mondo senza poter poi rientrare a casa. Nella mia panciotta così comoda e calda, anche se negli ultimi tempi sto un pò stretto, ci sono affezionato.
Poi lo so che anche lei senza la sua pancia si sentirà strana. Oramai ci parla, l'accarezza e ne sono un pò geloso. Non posso rispondere per ora ma appena esco, con calma, le farò sentire di cosa sono capace.
Lei è così impaziente certe volte...non riesce a stare tranquilla mai. Sempre alla ricerca di non si sa che. la sento e certe volte mi agito un pò anch'io. Tutto il contrario di lui che è così centrato e calmo. La sua mano è così calda e tranquilla e mi culla la sua voce profonda.
E io non lo so ancora come sarò, adesso sono concentrato a sentire e immaginare il mondo. E per ora ho capito di stare bene dove sto.

"...Sorseggio e chiudo gli occhi ad assaporare. Mi godo quasi tutto.Pure vi è in me una cercatrice irrequieta. Perchè non esiste una scoperta, nella vita? Qualcosa su cui si possa mettere le mani e dire"Eccolo"? Il mio avvilimento nasce da una sensazione tormentosa. Lo cerco: ma non è quello, non è quello."
Virginia Woolf

lunedì, settembre 24, 2007

Non preoccuparti non c'è stato molto da dire in questi mesi. Non sono stata ciò che si dice una donna coinvolgente e "ossitocinizzata".
Solo adesso che ho un pò di tempo ho cominciato a fare mente locale e a realizzare di avere un bimbo inside, ma fino a questa uscita dal mondo, ero terribilmente ancorata a me stessa, tanto che nessuno si accorgeva della mia nuova condizione. Ho continuato a fare tutto come prima e non avevo gran che voglia di partecipare l'evento con altri. I miei colleghi si sono addirittura offesi perchè non ho "annunciato " l'evento. Forse proprio perchè come dici è intenso e profondo, hai voglia che sia solo tuo.
Per quel che riguarda il desiderarlo, credo che inconsciamente ogni donna abbia uno spazio di maternità compressa in un posto lontano, inconscio. Ma gli eventi e le condizioni esterne sono pesanti e ci sono molte pressioni che comprimono questo desiderio. Pensare che è così naturale, quando poi lui/lei c'è, è come se ci fosse sempre stato. E pensi a come potevi fare prima senza.
Al momento quando capisci che è successo sono mille le paure che affiorano, non tanto per lui/lei ma per come è il nostro mondo. Ti senti abbastanza persa, ed è più facile rimandare il momento in cui avverrà il tutto, "ci penserò al momento giusto..." Sempre alla ricerca del momento perfetto, come se non dipendesse da te .....in fondo dipende da quanto sei realizzata come donna. Nel senso che io mi sento un pò un ibrido; più che altro una donna in potenza non completamente espressa. Spesso osservo le altre: mi sembra che tutto sia molto più naturale e senza conflitti. Per me non è facile apprezzare le "gioie" della maternità, in un mondo un pò troppo o bianco o nero per una donna. Ma ti posso dire che solo oggi, e questo l'ho sempre pensato, sento di essere una family. Anche il mio rapporto di coppia è cambiato divenendo intenso e di un amore che non so gestire, tanto è profondo. A volte mi sembra d'inventare tutto, di sognare o vivere un'illusione ben costruita. Poi lo vedo a parlare con la pancia e dargli baci, a ridere e scherzare con Cliqui aspettando quest'evento con grande impazienza e mi dico che non potrei essere più felice per noi e ne ho paura. Ieri per esempio i suoi occhi erano così dolci e pieni d'amore. Mi si apre uno squarcio di felicità dentro quando lo sento così vicino a me e mi perdo nei suoi occhi marini. Devo trattenermi e farlo entrare. Solo così si può vincere. Solo lasciando che l'amore si esprima per ciò che è! Vedremo...nel frattempo aspettiamo...

venerdì, agosto 31, 2007

Ah!! Beh!! Ci siamo. Io e Cliqui ce ne andiamo in vacanza di preparazione ZEN e che sia mai che non ci faccia bene. Magari troveremo più tempo per scrivere. A dire il vero sono preoccupata degli effetti devastanti del crollo del tempo su di noi. Ore e ore senza dover far nulla a parte pensare a noi e ai nostri doloretti di preparazione. Lui oramai è stretto tra le pareti del mondo e forse, avrà anche un pò di paura di affrontare il tutto. Io non so che pensare......so di non poter stare ferma e spero di riuscire a trovare un filo conduttore di questa vita. Magari mi piacerà talmente che non vorrò tornare indietro. NEC SPE NEC METU.
L'ultimo post me lo sono perso grazie ai buon servizi dell'Enel.

Non mi ricordo bene ma avevo scritto sugli amici e la possibilità di essere tali anche in condizioni di diversità. Infatti spesso mi stupisco nel vedere amici che decidono di fare e di vivere situazioni che io rifuggo totalmente. Spesso sono veramente molto contrariata nel vederli soffrire o nel gettarsi allegramente in situazioni di cui si può sentir l'odore di bruciato anche solo al pensiero. Ma siamo diversi e ci rispettiamo come dovrebbe essere più o meno per tutti. L'unica cosa è che non riesco proprio a stare zitta e senza nessuna pretesa di consigliare o tentare di convincere, ho bisogno di dire ciò che penso!! AMORE docet?

mercoledì, agosto 29, 2007

Secoli che non passavamo giorni insieme. I tempi erano meno veloci e più sereni. Gli animi più leggeri. A distanza di tanto tempo poi mi chiedo sempre come sia possibile volersi bene seppur così diversi. E mi stupisco, di vedere comportamenti e scelte così lontane da me, sofferenza tensione e comunque non avere niente su cui giudicare. Poter esprimere la propria idea cercando di non far soffrire l'altro, pur non potendo sopportare l'idea di avere un pensiero non detto, non espresso che potrebbe sfuggirmi con altri, mi è intollerabile. Con tutti gli amici alla fine non posso che non dire ciò che penso, nessun consiglio purtroppo ma solo un sano egoismo un senso di appartenenza che non si spiega a parole. Non sto bene se non riesco ad avere un rapporto sincero con le persone che amo. Tutte indistintamente. Lo sguardo deve poter incontrare l'altro nel bene e nel male. E forse ripeto è solo egoismo, ma non posso fare finta di nulla. Certe frasi, comportamenti se mi irritano o non mi convincono devo spiegarmeli. Punto. Quando non è possibile per etichetta, situazione, diplomazia necessaria, IO somatizzo. Mi chiudo a riccio ed evito qualsiasi contatto. E non sono elegante come il best seller, purtroppo. Capisco perfettamente

giovedì, luglio 19, 2007

Appuntamento con il destino

Ho come la sensazione che aver detto si ieri sera, quando avrei preferito starmene difronte ad un bel piatto di cetrioli, darà dei frutti. ho conosciuto l'omino che mi ha sempre incuriosito con il suo intercedere zoppicante, l'occhio storto e quel fare indaffarato. Milionario e semplice...due parole che stanno benissimo insieme, almeno per me che odio gli spocchiosi esibizionisti, anche se pochi hanno la fortuna di sperimentare questo stato di grazia e anonimato potere d'acquisto. E così ci siamo. Stasera avrò il piacere di uscire con lui. 70 anni d'esperienza e lavoro. Un genio del progetto...e speriamo che possa dare una casa a me e Cliqui.
C'è un senso di te..........

martedì, giugno 19, 2007

Cliquot

Eccolo, forse mi sente perchè vedere ancora non può....è scatta una linguaccia e il passaggio della manina sopra il naso lo rende un buffo Pinocchio. Poi pacioso, prende a succhiarsi il pollice. Per un istante stento a credere che quell'esserino sia lì dentro, proprio sotto la mia ciccia. E si agita, si gira, muove continuamente le braccia e tiene sempre la sua manina sulla testa, come a grattarsi grave le meningi per ciò che gli capiterà a breve.
Una sensazione buffa e unica, mentre guardo il dottore con quel pensiero evidente che gli gira in testa. Alla millesima reazione, al commento sempre uguale, la sua voce piatta che annuncia annoiata misure e statistiche. A me interessa capire che carattere ha e da pochi fotogrammi, forse ho percepito qualcosa. Non riesco a scompormi in moti di emotività materna, ma so di vivere un'esperienza unica. Intanto mi diverte vivere, e relazionarmi con i miei cambi a sorpresa. Cose che prima adoravo, come il pesce, adesso sono veleno a cui lo sottopongo lo stesso per puntiglio. Come stabilire già da adesso le regole di forza. Sono smemorata, e molto emotiva e per questo ringrazio, considerando che ho uno strumento nuovo per capire le donne. Un un esserino adattabile; fino ad ora mi ha seguito senza proteste evidenti al mare, a Venezia, a concerti, a feste brasiliane notturne, massaggi e bagni turchi, in piscina e a mostre e sagre paesane. Per ultimo ha provato il brivido della bici. Avevo una gran voglia e memore della signora con panza di 8 mesi vista in Austria trascinarsi su bici con un bambino nel seggiolino, mi sono detta che non sarebbe stato poi così drammatico fare un tentativo. E così un bel giro di Firenze in notturna non glielo ha tolto nessuno....si è divertito, ne sono sicura. Le mie gambe un pò meno, ma non posso rinunciare a tutto.
Ogni tanto protesta allungando le sue gambe contro la molle parete che ci divide e allora abbozzo una resa. Mi costringo a riposare o dormire cosa che adora. Interminabili docce lo fanno rilassare e a me invece innervosire. Non sono mai stata più di 7 minuti sotto una doccia e normalmente sono velocissima. Ora devo ricordarmi di fare le cose con calma, concentrarmi, pena un acuto doloretto di richiamo. Ma tutto sommato mi sento bene e credo di non aver mai provato una felicità così sottile e subdola.

lunedì, giugno 18, 2007

sogni

Sogno una nave enorme, guardandola dal basso mi sento schiacciare. E' notte un mare calmo, scuro, silenzioso. Il collo è tutto indietro e sento una vertigine che mi fa vacillare. Ma nel mare vedo un'ombra e mettendo a fuoco è unìorca di cui ho paura. Il sentimento della paura lascia subito spazio all'euforia di vedere un delfino saltare dall'acqua e mi sento confusa. Non ho ben capito cosa ci facessi lì perchè subito dopo, mi ritrovo in una cabina abbastanza spartana ma accogliente. Nulla a circondarmi a parte persone che a turno mi chiedono delle cose. Rispondo in modo distaccato e cerco di controllare ciò che succede fuori vedo una persona, che poi mi diranno essere mio zio, calarsi dalle pareti della nave nella notte. Gli chiedo che sta facendo e mi dice che deve lavorare e sta andando in ufficio. Del resto c'è tanto da fare e le persone sono spesso ostacoli piuttosto che aiuti....torno a dornire nella cabina e mentre sto cercando di assopirmi arriva un ragazzo con un ghiacciolo enorme e colorato a spirale di almeno 4 colori. Mi chiede se può darmi piacere e io gli rispondo che adesso F. non c'è e che comunque il ghiacciolo è freddo e voglio dormire.

Stamattina abbastanza sconcertata dal sogno cerco in internet un significato. Ne trovo alcuni che contrastano con la sensazione di smarrimento e paura che avevo nel sonno. Il delfino rappresenta felicità, navigare in mare grandi cambiamenti e una camera ordinata significa che si sta usando razionalità e da letto che c'è molta intesa in una coppia. Anche vedere una balena che nuota, di orche non ho trovato significato, è segno di grande felicità. Allora perchè questo disagio? Forse ho paura di perdere questo momento.....

lunedì, aprile 16, 2007

Famiglia?

Famiglia. E' contrastante il sentimento che alberga in me ogni qual volta ne faccio una full immersion come è capitato in questo week-end. Ne sono attratta come un mistero sacro e improvvisamente arriva l'ansia di fuga, il più lontano possibile, away.
Non è sempre stato così, la mia infanzia si cullava tra parenti e amici e ne ero soddisfatta e sollazzata, mi sentivo protetta e parte di un insieme. Non ho mai sentito il bisogno di allontanarmi e non mi sono mai sentita soffocare.
Del resto, ognuno era libero di essere se stesso e di pensarla a suo modo. Non mi sono mai annoiata. Forse perchè di chiacchere ce n'erano poche e "si facevano le cose insieme". Probabilmente è una questione di carattere. Non avere difficoltà a stare con gli altri, a condividere e scambiare, ad esprimere se stessi evitando che gli altri ti condizionino, ma rispettandoli. Non so se mi hanno insegnato tutto questo, se si può imparare, ma mi sconvolgono le persone che evitano qualsiasi contatto familiare come fosse peste bubbonica, rifugiandosi inconsapevolmente in randez vous di amici e conoscenti a parlare del tempo e dell'ultimo cellulare alla moda. Riempiti, tranquilli. Mai andare troppo a fondo nell'acqua che scorre, senza troppi problemi e assilli di contenuto.
Visioni del mondo assolutamente all'opposto. Nessuna è migliore dell'altra ma sono, temo, inconciliabili punti di vista? Modi di vivere? Fino a quando non si è in difficoltà....allora, anche chi fugge o ha sempre qualcosa di meglio da fare, chiede e invoca il legame di sangue, intenerisce fino a raggiungere il suo scopo, aspettando la pezza d'appoggio, l'aiuto incondizionato che è dovuto da chi ti ama....specialmente di questi tempi in cui il sacrificio non è ammesso! Moneta di scambio nessuna. Neppure la partecipazione alla vita familiare, del resto non c'è il minimo interesse per l'altro. Niente in cambio, che diamine! E altrimenti a che serve avere una famiglia? Se non nel momento del bisogno? Mi stupisce questo egocentrismo, questo modo esclusivo di trattare con gli altri. Non è neppure snobismo è solo un prendere "con far gentile", un uso della famiglia a necessità. E poi nuovamente il nulla e i soliti conoscenti e amici con cui parlare di tempo e l'ultimo modello di condizionatore. Ecco, ecco, già.....chiaro..funziona così ormai che si pretende....NO! Per me che penso alla famiglia come scambio, condivisione e partecipazione non mi pare proprio una conclusione accettabile. Ma evidentemente, anche della famiglia, abbiamo perso un pò il senso. La famiglia mulino bianco ha creato dei mostri.

venerdì, aprile 06, 2007

Venerdì santo, perdute le tradizioni ricordo solo dopo aver mangiato una fetta di carne che forse ,OGGI, non avrei dovuto. Peccato perdere i simboli e i passaggi del tempo. Oramai vivo sospesa nel vuoto antropologico. Non c'è più nessun rito, a fermare l'andamento degli eventi quotidiani che fluiscono. Una volta, di questi tempi, saremmo partiti tutta la famiglia per partecipare alla via crucis, da spettatori basiti. Al passaggio dei piedi nel freddo terreno di Assisi, sui ciottoli sconnessi, le fiaccole che illuminavano le croci trascinate sulle spalle. Il legno sulla carne, due stracci a coprire i figuranti. Noi imbacuccate nella notte guardavamo la scena impaurite quasi, solleticate dagli odori, dai suoni e dalle luci fioche delle lanterne e delle fiaccole. Odore di cera e fumo, suggestioni che ci seguivano a casa e nei sogni che la notte non erano mai tranquilli. Ma la fantasia si arricchiva, cresceva e proliferava in storie e magie e oggi purtroppo non ci sono più.
La fetta di carne era buona, ma le suggestioni della bambina che sono stata mi mancano.

lunedì, marzo 19, 2007

Ecco....sarà che ho il mal di stomaco. Mangio sedano e pollo con yogurt greco e mi comincia a trottolare lo stomaco. Mai successo prima di questo periodo di scoperta di un corpo estraneo, nel mio corpo. Che decide ed impera, che mi fa odiare il pesce che adoro e che vuol dormire sempre quando io invece, sono sempre in corsa nel mondo.
La prevenzione è accettare il mostro e tranquillizzarsi. Del resto non è prevedibile ciò che mi dirà di fare da qui a tre ore....cerco di non stancarmi mentalmente, di più non posso fare.
La pioggia non migliora l'umore e lo stato mentale vagola solo nell'infinito. Sono tante le lucciole nel cervello che accendono sensazioni, emozioni o falsità. Non c'è niente di più forte che la convinzione. La verità passa in secondo piano e questo meccanismo sembra essere stato compreso a tutti i livelli. Forma, apparenza, gestione della comunicazione a scopo d' estorsione. Dalle piccole alle grandi cose. Con tranquillità e determinazione. Oramai non c'è più un senso generale di giustizia.....ognuno ha il suo, non meno valido e non meno importante. Una fatica navigare tra tutti questi buon sensi così diversi e lontani tra loro!!

lunedì, marzo 05, 2007

Non lo so. "blablablabla" : Non lo so. "blablablablablabla".... :Non lo so. "Mah....(?!) ribla.ariblablaBLAAAABLAAA" :Non lo so. Il monotonofunziona.....sguardo di lui alla "Ma come non lo sai!!!!". Il mio sguardo è invece beatamente vuoto. Sguardo di lui perplesso ma insistente. Il mio sguardo è sempre beatamente vuoto.
Ci sono dei personaggi che calzano a pennello con questa società del pettegolame candido e spensierato. Guardano troppa TV. Usano le persone per sapere, informarsi, ottenere. Hanno presenti tutti i lati "buoni" della mafia. Ci sono cresciuti, non c'è niente di male....è tutto a fin di bene!! In Italia. Si devono avere MOLTI AMICI...ovunque....seminati in tutti i livelli della società. E guai ad essere in mezzo. Quelli che funzionano meglio sono in basso basso o alto alto. I motori del lavoro. O le stanze dei bottoni. In medio stat virtus?....niente di più falso. Tutte conoscenze inutili!! Concetti come aiuto, mutuo soccorso, comunità, gruppo, sono tutti distorti per un utilizzo bieco e individuale dei miseri poteri di cui disponiamo. E la società si ferma, non cresce. Ognuno passa il suo prezioso tempo e le sue energie a tentare di oliare bene i circuiti di "amicizia", per rimanere a galla. Quanta fatica quanto spreco. Chi lavora, lavora "meglio" se ti conosce, ti segue come dovrebbe già fare, ti consiglia senza interesse. O almeno con il solo interesse di non essere fregato poi, o di guadagnare lo stesso trattamento. Non conosci? Allora cominciano ad emergere milioni di regole, procedure, burocrazia e questo non si può mi spiace (per nulla!!!), e si... sarebbe più facile ma.... e no, scusi...non possiamo fare eccezioni..."Chissà se mi avesse conosciuto, lo avrebbe di sicuro fatto senza problemi!" Questo è il pensiero che mi accompagna ogni volta. Italia paese delle eccezioni. Ma SOLO se conosci!!! Che tristezza.

venerdì, marzo 02, 2007

degli uomini e delle donne

C'è che è un periodo che sono circondata! Assurdi comportamenti che sfiorano il meschino o prese di posizione scandite dalla percezione sociale che alcuni hanno di se stessi. L'utilizzo bieco di emozioni e sentimenti per raggiungere il nulla, visto che i fini non sono mai troppo elevati. E' solo un tenere varie posizioni per non perdere mai, tutto, solo, per, tentare, di, ottenere, quella, che, può, sembrare, la "cosa migliore per me". E così s'infrangono anni di vita e si annacqua il rispetto. Non so perchè la gente sia sempre meno attenta al rispetto degli altri. Spara a zero, senza cercare di avere un quadro d'insieme, calcolando tutto sulla base del suo personale sentire. Costruisce relazioni che possano "servire", forse anche inconsapevolmente. Del resto siamo circondati da messaggi continui che ci istigano alla costruzione di una perfetta identità sociale, che ci faccia fare figura, che ci renda intereSSanti o che semplicemente ci nasconda ben bene!!!ATTACCO? DIFESA! E allora che sono 18 anni di vita insieme se arriva la sculettante zoccoletta immagine, a rallegrarci l'esistenza e a tirarci su il morale?? Contenuti? Ma che noia!! Sostanza? E così vanno in fumo gli anni migliori, fino al momento in cui si è soli con se stessi e non ci sono maschere che possano aiutare.

lunedì, gennaio 29, 2007

eh...

Le mie premonizioni hanno dato frutti. Sono un pò strega, il che significa semplicemente ascoltare se stessi e osservare gli eventi intorno che parlano. Prima i miei spiriti gentili mi hanno messo in guardia e confermato che "si, non preoccuparti, ciò che senti è vero!!". A loro modo così, mi hanno dato di che pensare. Poi il mio corpo con la sensibilità agli odori, alle puzze e i sensi che si affinano fino a farti percepire cose mai sperimentate. Interessante questo corpo mutante che parla e agisce senza consenso. Come in un incontro di passione, dove sono solo il corpo, gli odori e i movimenti a guidare l'anima, confinando la ragione nel suo deserto di certezze.
Ma è in queste zone d'ombra e luce che si percepiscono il divino e l'essenza della natura. La madre che se ascoltata, sorprende!

venerdì, gennaio 26, 2007

Ritrovata la password.....

.....ricomincio a scrivere. In un momento davvero unico. Misto tra meraviglia e panico. Sento che stanno arrivando cambiamenti e sono stranamente in subbuglio.
Quando le cose sembrano sempre essere lontane, all'improvviso arrivano, e ti senti sempre impreparato. Un pò come mi sento io, oggi! Un moto di sensazioni fisiche e allo stesso emotività crescente; li trovo ad inseguirsi l'un l'altro e intorno il mondo continua imperterrito la sua corsa. Nessuno che veglia, nessuno che ascolta, forse soltanto uno a percepire stranezze ma a tenere le domande per sè. Un noblesse d'uomo, come pochi se ne trovano ai giorni d'oggi. Ma a me piacciono le rarità, le preziose muffe che nessuno guarda.
E mi piace il fatto di non poter tenere sotto controllo niente.